martes, 12 de febrero de 2019

CAMILO E LA NEREIDA


Camilo aveva una piccola barca,
dove solo lui e la sua presa si adattano,
Camilo viveva in una piccola città,
al margine di un lago calmo,
la cui generosità,
Quella piccola città fu sostenuta.
Lontano dai mari,
ignorante delle città,
i passi e le parole,
sono sempre andati negli stessi posti,
proprio come la routine del sole,
nascere dietro il lago,
e muore lentamente,
dietro il fumo di un sigaro.
Camilo fu fatto alle acque,
molto presto,
prima che gli dei si svegliassero,
nel cuore di qualche scuola,
che vengono consegnati alle loro reti,
maneggiato dalle loro mani rugose.
Con il passare del tempo,
una tempesta furiosa ha punito lo specchio,
e le onde che non sono mai state,
sono stati convocati sulla loro nave,
Camilo cadde, Camilo involontariamente,
viaggiato nel profondo,
dove sentiva che qualcuno,
Cantava dolcemente al suo orecchio,
e lo accarezzavo con tenerezza,
per cancellare la paura.
Una Nereida in un piccolo lago,
alle vite del tuo Mediterraneo,
era qualcosa che nessuno,
per quanto mi piacerebbe capire,
lei voleva solo vivere,
accanto a chi potrebbe morire solo,
per dargli un posto nella sua eternità,
sotto la protezione della sua amorevole cura.
Non so se fossero sempre felici,
Non so se Camilo ha imparato a cantare,
o la Nereida è tornata al suo mare,
ma quando gli dei dormono ancora,
il pesce cerca le reti,
ancora e ancora e ancora,
come una storia d'amore suicida,
per cercare di sfuggire a loro.

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