lunes, 4 de febrero de 2019

LEANDRO cammina


Nelle sue vene
corrono lacrime malamente risanate,
di un amore, un grande amore,
che non ha mai aperto le sue porte,
e nel più reale dei mondi,
dove le preghiere senza fede,
si accumulano,
Come mosche su merda
Poteva scrivere i suoi migliori appunti.
Dal potere della conoscenza,
sapere che poteva,
l'euforia lo ha svegliato una mattina,
e senza perdersi nel tempo,
incrociato con il dito una linea bianca,
preciso tra l'arte e la parte,
camminare in punta di piedi,
e metti alla prova il tuo equilibrio.
Da qui a oltre
sul suo particolare viaggio fulmineo,
ha trovato la vita,
nel cuore delle pietre,
ali nel disordinato,
e persino un aquilone senza coda,
volare senza paura sull'oceano.
Sapeva che la sua forza stava raggiungendolo,
e ha avuto una dolce follia,
come iniziare un sogno,
alcuni conti in sospeso,
e anche l'utopia di trovare,
quell'amore,
quel grande amore sempre inafferrabile.
Il paradosso era
che sebbene non sia mai riuscito a trovarlo,
amato quanto gli è stato presentato l'amore,
e di tutti ha salvato qualcosa di bello,
e scoperto con un sorriso sereno,
che il suo grande amore era amare.

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